Non è sufficiente affermare “c’è stata l’emergenza COVID” per invocare i rimedi contrattuali

L’ordinanza emessa in sede cautelare dal Tribunale di Pisa il 30 giugno 2020 merita di essere segnalata perché, nell’affrontare la tematica degli effetti del rispetto delle misure di contenimento per l’emergenza COVID-19 sui contratti, ha avuto modo di affrontare in modo chiaro e assolutamente condivisibile un aspetto processuale molto delicato: l’onere della prova che deve assolvere la parte che invoca l’eccessiva onerosità sopravvenuta durante l’esecuzione di un contratto a causa dell’emergenza COVID-19. (Tribunale di Pisa, sez. Civile, ordinanza depositata il 30 giugno 2020)

(Fonte cit. Avv. Fabio Valerini, tratto dalla rivista online diritto e giustizia, dejure)

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